We wISh YoU a mErry ChRIstMas aNd a HAppY nEW yeARrrrrr!
Gennaio. L'8 ancora se la canticchia sullo sfondo.
Passata, in 4 ore, dal costume da bagno alla catasta di piumoni e coperte, cerco disperatamente di tenera a bada raffreddore-mal di testa-febbre e dolori ovunque. Vago per casa in tuta, felponi inguardabili a cipolla, maglioncione di lana di pecora, scottex nella mano destra.
Arrivano.
Varca la soglia e già sta imprecando: il trolley-debito appena acquistato ha il manico che non si chiude.
Si dispone a cavalcioni della valigia, ginocchia vaghe (sisi proprio vaghe: anche loro fanno finta di non vedere niente) e tenta con tutte le sue forze di far rientrare il manico. Niente da fare. Sdrammatizza dandomi il regalo di natale: pigiamone morbidissimo con pantalone rosso e felpa a righe orizzontali bianche e rosse. "Freddy Kruger" dicono loro, "Spugna" penso io!
Finiti i convenevoli, il manico è ancora lì. Ci si avvicina con cattiveria, lo afferra. lo strattona, se ne chiude solo metà e le schiaccia il dito, molla il manico, si gira di scatto, si piega sulle ginocchia.
E qui vedo tutta la sua estrema sincerità.
E' proprio come ha detto lei, come ha detto qui.
Adotta il metodo del buon selvaggio
Lo chiude col culo!
Il 9 mattina mi sveglio con lei che mi cinguetta accanto. "Tesora!!!!! Vuoi il caffè????". Col naso ancora chiuso e lo scottex a portata penso che il caffè a letto possa farmi rinascere.
"Grazie!", dico
"Non so usare la macchina del caffè", dice
"Sviti il porta cialda girandolo verso sx, metti la cialda, lo riavviti, schiacci il bottone sotto il led giallo. E' a prova di idiota", sentenzio
"Porcristsmad...Assolutamente la cialda non entra!", sentenzia
"Hm... prova a togliere quella sotto...", ritiro la sentenza
Sabato 10. Compleanno. Gruppetto ben assortito di cazzaratori che se ne stanno tra divano e tavolino a bere vino e mangiar formaggi. Bottiglione da 3 litri, la novella trentenne mette in mostra le sue abilità di casalinga sfoderando un magico salvagoccia argentato inserito nel collo del bottiglione.
Lei si avvicina decisa, si accoccola elegante al lato del tavolino. Scosta i capelli, sceglie il bicchiere. Versa.
Tsunami etilico investe cibo, tavolo e pavimento metre il salvagoccia (si presumo che almeno una goccia si sia salvata!) attraversa a freesbie la stanza.
Appunto mentale: mai appoggiare il salva goccia al bicchiere.
11. "Guarda che ti esce l'etichetta della maglia. Te la sistemo perché ti fa la gobba" - "Non è l'etichetta che mi fa la gobba..." - "(stendo bene l'etichetta) Hm... è vero... ma te la accentua!"
Arriva lunedì e, miracolo divino, passa indenne. San 12.
Mi sveglio con un vago senso di catastrofe. Per fortuna è solo martedì 13. La mattina fila liscia. Pomeriggio 2 righe di spesa giusto perché sta sera è l'ultima cena e le faccio i pizzoccheri.
Supermercato e davanti al bancone del formaggio le squilla il telefono.
Risponde e col tono sfottò collaudato esordisce "Allabuonora Signor *****! Qui uno la chiama e la chima e lei non risponde! Hehhhehe! c o m e? s c u s i! N o s a r e b b e m e g l i o d o m a n i o g g i s o n o f u o r i... S i g r a z i e. A r r i v e d e r c i." "Era il tizio del gas..."
Applausi!
Oggi è il 14. Benandata a casa Tragedia!
Se nonostante tutto siete ancora convinti di volerne una, non crucciatevi: le trovate a prezzo modico in qualunque negozio di animali!